Che l’Italia sia ormai meta di capitalisti di ventura che hanno deciso di comprare le eccellenze italiane come andare al mercato a comprare 2 kg. di mele, lo sappiamo da tempo. L’Italia è in vendita, al miglior offerente e così i grandi Brand dell’industria del fashion hanno cambiato padrone da tempo. Stessa fine purtroppo la fanno le piccole e medie aziende nel settore metalmeccanico di precisione, dell’automotive e dell’elettronica, sempre più nelle mire di aziende tedesche, svizzere e olandesi.
Tutto come se ogni cosa avesse un prezzo, come se tutto potesse essere comprabile, come vendere l’anima al diavolo per un pugno di dollari, di miseri dollari.
Ma non è tutto così. Esiste un’Italia che non si spezza, ma si adatta agli eventi perché capace di farlo, perché c’è una idea imprenditoriale, c’è una storia, c’è la cultura d’impresa fatta di persone che hanno la coscienza di essere ciò che sono grazie all’orgoglio che nasce dalla terra dalla quale provengono, dalla propria identità e dal senso di responsabilità sociale, dove responsabilità sociale d’impresa non è un concetto astratto buono per il marketing ma il motore di avviamento di una vera attività d’impresa moderna e in crescita vorticosa.
Uno di queste imprese si chiama AS Astonseals SPA, è di Carpi, condotta con orgoglio da Stefano Serri ed Enrico Lugli in collaborazione con 70 dipendenti che ogni giorno tutti insieme concorrono al successo di una Carpi silenziosa ed operosa.
Il 6 agosto una famosissima multinazionale, contatta i due imprenditori Serri e Lugli per una proposta commerciale: si tratta di una vera proposta di cessione della proprietà dell’azienda con il trasferimento della produzione e del know how tecnologico all’estero con una conseguente perdita di ben 70 posti di lavoro. Un brutto colpo per il tessuto industriale carpigiano ma un bel colpo per il conto economico dei due imprenditori. L’offerta economica è di quelle a cui si fa fatica a dire di no. Dopo una settimana, arriva la due diligence accompagnata da una offerta economica e una proposta di acquisto sufficiente per far vivere nell’agio due famiglie intere fino alla terza o quarta generazione.
Non tutto ha un prezzo però. I due imprenditori pur contenti perchè questo è certamente un segnale che la strada fatta fino ad allora era ed è la strada giusta, rifiutano l’incredibile offerta.
Stefano Serri e Enrico Lugli dicono di no ed è un no definitivo. Il senso di responsabilità sociale, l’identità e l’orgoglio hanno la meglio su tutto. Non si può continuare ad impoverire il territorio solo per il denaro, c’è di più di questo. Ci sono 70 famiglie che contano su tutto questo, c’è l’idea che fare impresa non è solo fare profitti, che esiste un rapporto di responsabilità che vincola imprenditori a lavoratori dipendenti, clienti, fornitori e tutti coloro che in maniera diretta o indiretta hanno relazioni con l’impresa. Ed è un vincolo importante, forte, sentito e cosciente. Certamente questo episodio ha dato nuovi stimoli di crescita, ha fatto capire che fare impresa anche in Italia si può se ci sono le idee, se c’è la competenza e se esiste una volontà per riuscire a competere nel mondo.
Per questo motivo, AS ASTON SEALS SPA rimarrà a Carpi e continuerà a crescere. Non tutto ha un prezzo e l’identità e l’orgoglio non si possono comprare.