L’allungamento è un’indicazione reciproca della rigidezza del materiale. E’ definito come l’aumento percentuale della lunghezza originale, fino al punto di rottura. L’elastomero è un materiale che, per definizione, può subire un allungamento almeno del 100% senza rotture. L’allungamento ammissibile, determina di quanto può allungarsi un materiale rispetto alle dimensioni originali senza danni o deformazioni permanenti.

Il modulo elastico è lo sforzo (generalmente di tensione) necessario per causare nel materiale un allungamento predeterminato, per esempio del 100 %.. Il modulo elastico può anche riferirsi allo sforzo per sollecitazioni specifiche quali taglio e compressione (“Modulo di Taglio” e “Modulo di Compressione” rispettivamente). Una variazione del modulo elastico di un materiale indica un cambiamento delle sue caratteristiche; una diminuzione del modulo elastico, per esempio, indica una degradazione del prodotto. Per questo motivo tale caratteristica può essere utilizzata come misura di controllo della qualità del materiale.

Come regola generale, una guarnizione elastomerica o plastica non dovrebbe subire allungamenti permanenti oltre al 5%, in caso contrario le sollecitazioni residue risultanti potrebbero causare un precoce deterioramento del prodotto, ulteriormente accelerato poi da ogni eventuale aumento di temperatura. Alcuni elastomeri, specialmente l’Etilen-Propilene, possono sopportare un allungamento permanente relativamente elevato senza effetti negativi.